martedì 21 giugno 2011

22

Sono sempre stata brava a cantare, una voce chiara, bella forte. E sono sempre stata bella. Ora sono bellissima.  Fin da quando ero piccola i miei mi hanno fatto prendere lezioni. Canto, ballo, suono la chitarra e il pianoforte. Quando passo la gente si gira, i ragazzi mi sorridono, le ragazze mi spiano, e io me ne accorgo. Sono intelligente e ho la risposta giusta in ogni caso. Sono il gioiello dei miei ricchissimi genitori che, ovviamente, mi espongono come il miglior oggetto della casa. Ho i vestiti giusti per l'alta società. Ho il trucco che tiene sempre e i capelli non mi si spettitano mai. Sorrido come un angelo, ginocchio contro ginocchio,mani sul grembo, schiena dritta. Saluto tutti e mi faccio ammirare, brillando di una luce tutta mia. Mi hanno presentato tutti i figli,nipoti,cugini e fratelli che avrebbero dovuto farmi innamorare e portarmi all'altare alla giusta età. Ho avuto fidanzati perfetti: sorriso smagliante e bellezza travolgente. Ricchi, intelligenti, simpatici e impegnati. Nessuno mi ha mai tradita. Io non ho mai tradito nessuno. Ho spezzato tutti i loro cuori in tanti di quei pezzi che non li ritrovereste mai. Ho 22 anni, mi chiamo Ludovica, detta Chicca dai parenti e dai pochi intimi amici dei miei, studio lettere, prendo 30 e lode a tutti gli esami e sono fidanzata con Mattia, laureato in Economia e ricco bel ragazzo figlio di una coppia piemontese trasferitasi da un anno qui da noi. Mi bacia sulla guancia e non mi tiene la mano davanti alle altre persone. I miei genitori impazziscono per questa cosa. Nella memoria di mia madre, ed anche in quella di mio padre, Chicca non ha mai trasgredito una regola, non ho mai trasgredito niente.
Solo che la memoria di mia madre, ed anche di mio padre, si sbaglia.
Mica sono cattiva eh. E' che loro non vedono oltre i miei occhi blu.
Io faccio tutto quando loro non ci sono. Loro non ci sono spesso,ma quando ci sono so perfettamente come farli andare via. Ho le sigarette nascoste dentro la chitarra, l'accendino dentro gli stivali beige chiusi nella scatola. L'erba l'ho messa sotto il terriccio della mia piantina. Muore ogni due mesi,ma la sostituisco con una perfettamente uguale. Le cartine ce le ho dentro le cornici delle foto sul cassettone. I filtri nel portafogli, sfusi.
Ci puoi scrivere piccole frasi, fare piccoli disegni,mamma. I vestiti che mi piacciono li compro e li metto dentro le mie ordinatissime scatole delle scarpe. Li faccio piccoli piccoli, tanto ho una 38, poca stoffa. Ma non li metto mai. Ho un'immagine da mantenere.
Non mi interessa la vita che fanno le altre, se a 22 anni fanno pazzie o casini o si ammazzano in macchina. Infatti quando il giorno del mio compleanno Mattia mi ha chiesto di sposarlo ho detto di si, con tanto di scena madre. Mi ha comprato un meraviglioso anello. E posso dire che tutto quello che è successo dopo è solo colpa di questo meraviglioso anello.
Stavo davanti lo specchio, nuda, con l'anello al dito. E no, quell'anello non mi stava bene. Me ne sono accorta solo ora ma tutto questo bello su di me, come si dice, "stroppia". E io dovevo trovare qualcosa che su di me non sembrasse così troppo. Così mi sono inventata una lettera di un famoso produttore inglese. Aveva sentito la mia voce durante il saggio di fine anno della mia prestigiosissima scuola di canto. Mi voleva per la sua etichetta. Niente pop star. Una delicatissima e elegantissima cantante di deliziose ballate d'amore un po' jazz.
I miei ci hanno creduto, ovviamente, e mi hanno spedita in prima classe verso Londra. Il troppo stroppia.
Ma io giuro, lo giuro, volevo il mio matrimonio da favola e la vita piena di cose frivole da fare. Solo che ...